Topolino 3607 cover recensione marcoafumetti

Topolino 3607 – Recensione: ritorno sulle Isole Cometa

Siete pronti a tornare sulle Isole della Cometa e a scoprire ciò che si cela dietro il fantasma dell’Opera? Tuffiamoci dentro Topolino 3607!

La cover

È passato un po’ di tempo dal numero 3518 di Topolino, dove esordivano le Isole della Cometa e, con esse, alcuni personaggi strambi ma super apprezzati.

È giunto finalmente il momento di incontrare nuovamente Mick, Dippo, Babou e compagnia, con ancora tante domande senza risposta.

Quale miglior modo per festeggiare questo gradito ritorno se non con una cover – abbastanza estiva, devo dire – disegnata da Davide Cesarello con i colori di Mario Perrotta? Probabilmente nessuno.

Topolino 3607 cover

Allacciate le cinture e state attenti alle vertigini, perché le Isole della Cometa non fanno sconto a nessuno!

Flight 007

Se vi siete persi i primi sei “voli” delle storie sull’Arcipelago Rodent (recuperateli!), sappiate che raccontano la storia di Mick, naufragato sull’isola di Cotton e bloccato lì senza via d’uscita (con vertigini annesse).

Da lì, un susseguirsi di personaggi strani (ma ben caratterizzati) si uniranno al protagonista, tra cui Dippo, inventore e Babou, topo dalla testa calda e senza scrupoli.

Non mancano le figure femminili, con Maya e Minerva, figlie del Governatore dell’Isola in cui Mick è naufragato. Il tutto gira attorno al leggendario gruppo, ormai sciolto, delle Comete, che sorvolavano i cieli aiutando i cittadini dell’arcipelago.

Il riassunto potrebbe durare ancora tanto, tra personaggi misteriosi e situazioni surreali dall’atmosfera mistica, il ritorno della saga delle Isole della cometa con “Flight 007” di Pietro Zemelo e Nico Picone è un ritorno assai gradito, con il primo episodio di 6 (che quindi va a comporre la saga totale di 12 episodi) di cui parleremo meglio nei prossimi numeri.

Sappiate soltanto che è una di quelle saghe che vale da sola l’acquisto dell’albo.

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Le altre storie del 3607

La ricerca del successo – probabilmente eterna – di Newton Pitagorico torna in “L’inagguantabile agguanta guanti” di Niccolò Testi e Alessandro Perina in cui il giovane scienziato, dopo aver perso un guanto, si inventa uno strumento “geniale” che recupera tutti i guanti persi dei Paperopolesi. Un’idea per nulla rischiosa, no? Sicuramente divertente!

Una simpaticissima storia intitolata “Paperino dog singer” di Mattero Venerus in collaborazione con i fratelli Rota vede il nostro marinaretto sfortunato stranamente ispirato e con una dote: il suo canto richiama i cani scappati dai loro padroni. Cosa potrebbe andare storto?

Interessante – e breve – storia di Vito Stabile e Davide Percoco in cui è impossibile non rivedersi: in “Topolino in artigilio e puntiglio” vediamo il quasi sempre perfetto detective alle prese con una macchinetta acchiappa peluche. Ci riuscirà? Leggetela!

Chiude l’albo il secondo atto de “Il fantasma dell’Opera” di Francesco Vacca e Mario Ferracina. Che dire? È una di quelle storie da leggere perché capace di creare un mix vincente tra divertimento, atmosfere cupe e misteri, risultando comunque “fresca” e con delle scene da applausi. Una di quelle storie da recuperare anche in formati migliori. Bravi!

Conclusioni
Conclusioni

Il 2025 di Topolino entra nel vivo con un numero bomba: il 3607 alza il livello e fa capire quanto questo settimanale possa divertire ed emozionare

PRO
  • Il ritorno delle Isole della Cometa
  • Il fantasma dell’Opera è riuscitissimo
  • Qualche storia simpatica…
CONTRO
  • …ma si può sempre dare di più
8.5

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