Topolino 3606 cover recensione marcoafumetti

Topolino 3606 – Recensione: il fantasma dell’Opera

Prima recensione del 2025: si parte con Topolino 3606 e con una storia suggestiva, il fantasma dell’Opera!

La cover

Inizio questa recensione con l’augurio di un buon 2025 a tutti voi e, conseguentemente, mi scuso per la piccola assenza che c’è stata sul sito.

Non è dipesa soltanto da me, che ho avuto poco tempo per leggere i vari albi, ma anche da problemi logistici: l’ultima recensione di Topolino è quella del numero 3603, dove iniziava l’evento di Natale.

Ebbene, mancano le recensioni di due numeri all’appello ma non è colpa mia ma, bensì, delle Poste che quei numeri non me li ha mai consegnati. Li dovrò recuperare sul sito Panini ma credo che ormai sia troppo tardi per parlarne. Peccato!

Superati questi problemi, addentriamoci nel primo numero dell’anno che si presenta con una copertina di tutto rispetto, disegnata da Andrea Freccero con i colori di Andrea Cagol.

Topolino 3606 cover

Il tema, manco a dirlo, è quello del fantasma dell’Opera, che ritroveremo in una reinterpretazione disneyiana proprio scorrendo tra le pagine del numero 3606.

Parliamone meglio!

Il fantasma dell’Opera

La prima storia, neanche a dirlo, è il primo atto de “Il fantasma dell’Opera“, scritto da Francesco Vacca e disegnato da Mario Ferracina.

Ispirata al romanzo pubblicato nel 1909 e scritto da Gaston Leroux, questa storia, in parte vera per gli eventi accaduti all’Opera di Parigi, racconta come in una Parigi dell’800 ci sia la credenza popolare che il Teatro sia infestato da un’entità sconosciuta.

Su Topolino, ovviamente, il tutto viene raccontato e reinterpretato nel classico stile Disney, utilizzando i personaggi che amiamo e che, devo dire, si prestano bene per questo tipo di storia. La storia scorre bene e i disegni aiutano a creare l’atmosfera inquietante di cui c’era bisogno. Al momento è promossa ma per un giudizio definitivo aspettiamo il numero 3607!

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Le altre storie dell’albo, ahimè, sanno molto di transitorie e sono secondo me di un livello non adeguato per lo standard a cui siamo abituati.

Le altre storie del 3606

Tornano Paperoga e Filo in “Cyclist Inciter” scritta da Marco Bosco e disegnata da Francesco Guerrini per la serie di storie che vedono i due collaborare in una serie di professioni. Serie che, lo sapete, non ho mai amato particolarmente.

Brevissima storia scritta da Tito Faraci e disegnata da Davide Percoco intitolata “Topolino e la tormenta a valanga” dove è possibile trovare qualche gag simpatica sulla neve ma niente di più.

Leggermente più interessante il ritorno nella Casa delle storie a Torremare con “Gastonberg e l’effetto strabiliante” di Marco Bosco e Blasco Pisapia dove viene raccontata la storia di un Gastone alle prese con un successo dovuto alla sua “dote” da pianista. Carina!

Chiude l’albo “Topolino, Pippo e il passato ricorrente” di Giulio D’Antona e Fabrizio Petrossi in cui i due amici, di ritorno da un viaggio nel tempo, si ritroveranno di fronte una serie di cambiamenti imprevisti… o forse no. Simpatica, ma niente di più.

Conclusioni
Conclusioni

Il numero 3606 di Topolino apre il 2025 con molta, forse troppa calma e si salva in corner soltanto grazie al fantasma dell’Opera.

PRO
  • Il fantasma dell’Opera è una bella storia
CONTRO
  • Troppe storie scialbe
6

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