È il momento di festeggiare, perché il settimanale che da decenni accompagna grandi e piccini si presenta con il numero 3600! Scopriamolo insieme.
Un lungo viaggio
Se seguite il mio piccolo sito da un po’, sapete che il mio primo fumetto è stato Topolino, nell’estate del 2006. Da quel momento in poi, nonostante in alcuni periodi abbia smesso di seguirlo, è sempre rimasto nel mio cuore.
Mi ha cresciuto e formato, arricchendo il mio lessico e sviluppando la mia fantasia, facendomi viaggiare verso mondi lontani, innescandomi una passione per la lettura che è ormai parte della mia vita quotidiana.
Tutti, almeno una volta nella loro vita, si sono ritrovati con un “giornalino” di Topolino tra le mani, segno di ciò che questo settimanale rappresenta per noi italiani.
È un piacere per me raccontarvi lo straordinario traguardo che è il numero 3600.
La copertina per questo momento così importante è affidata ad Andrea Freccero, con i colori scintillanti di Mario Perrotta. La variant, molto simpatica per il Milano Games Week, è opera di Corrado Mastantuono.
Non finisce qui, perché girando l’album abbiamo una seconda copertina, dedicata al videogioco Epic Mickey con i disegni di Noel Van Horn e i colori di Giorgio Vallorani.
Le storie del 3600
Alex Bertani, direttore editoriale del settimanale, ha specificato più volte che sebbene il 3600 sia un numero speciale per numerazione, le storie al suo interno seguono la programmazione standard, questo a sottolineare l’impegno che gli artisti mettono costantemente nella produzione degli albi, portando storie sempre di altissimo livello e, sotto sotto, speciali a loro modo.
Torna ed apre le danze il mio autore preferito, Marco Gervasio, che ci racconta una nuova, straordinaria avventura di Fantomius in due episodi (entrambi pubblicati qui), intitolata “L’asso di picche“.
Il lavoro fatto da Marco Gervasio su Fantomius (e su Paperinik) è incredibile. Ricordo ancora benissimo la mia storia preferita in assoluto di Topolino: Paperbridge. Da lì, lo sviluppo avuto da Fantomius grazie alla penna dell’artista in questione è stato di livello assoluto.
Non c’era davvero modo migliore per iniziare questo albo e, se vi siete persi le avventure precedenti del personaggio (Gervasio le collega tutte benissimo) c’è un riassunto all’inizio.
Torna anche il caro Bum Bum in una storia breve, sempre muta ad opera di Corrado Mastantuono intitolata “Operazione Tamarindo“. Cosa dire? Dovete guardarla più che leggerla, sicuri che vi strapperà un sorriso.
Non poteva mancare la storia su Zio Paperone in “L’onestà pruriginosa” di Giovanni Eccher e Francesco Guerrini, che vede lo ziastro alle prese con i bassotti e con un prurito davvero… particolare!
500 piedi ed Epick Mickey
Chiude l’albo il quarto episodio (di sei) di 500 piedi di Bruno Enna e Davide Cesarello, con una storia ricca di misteri, attività paranormali e nemici che stanno mettendo davvero in difficoltà Topolino & co.
Sebbene per tirare le somme dovremo aspettare la fine, questo quarto episodio inizia a svelare qualcosa e a rendere più chiaro l’intero contesto. Che dire? Una delle serie migliori del panorama fumettistico italiano al momento. Incredibile!
Girando l’albo, inoltre, uno speciale (e una breve storia) ci riporterà a Rifutolandia, per festeggiare la riedizione dell’adattamento a fumetti (originato dal videogioco) scritto da Peter David e disegnato da Fabio Celoni, con i colori di Paolo Mottura. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti!
Tanti auguri ancora, Topolino!
Non possono esserci pro e contro, non può esserci un voto. C’è soltanto da festeggiare e sperare che Topolino, con le sue storie e la sua spensieratezza, possa essere nostro compagno di vita per ancora tanto tempo.