Doppio appuntamento (con un po’ di ritardo come al solito) per parlare di due numeri davvero importanti per il settimanale.
Il centenario di Giacomo Puccini
La copertina del numero 3597, disegnata dal leggendario Paolo Mottura con i colori di Mario Perrotta celebra una delle figure più emblematiche e di riferimento nel mondo della musica: Giacomo Puccini.
A 100 anni dalla sua scomparsa, il settimanale di Panini ha deciso di ricordare l’autore che più ha saputo valorizzare i valori e la nobiltà musicale di tutto l’Occidente tra la seconda metà dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento. Proprio in questo numero, oltre ad una cover e ad una storia a lui dedicati, un ricco approfondimento. Bravi!
Le storie del 3597
Ricordate la storia, per me incredibile, scritta da Bruno Enna e disegnata da Davide Cesarello intitolata “Gli Evaporati“? Bene, se l’avete letta sapete benissimo di costa sto parlando (se non l’avete recuperata CORRETE!). Ebbene, i due autori l’hanno fatto di nuovo, proponendoci una storia che sembra spaziale: 500 piedi (con il primo episodio di sei).
La storia inizia nella Contea di Cedar Topps, nel Kansas Orientale e ha come protagonista (almeno inizialmente) Orazio, che dopo un contatto con delle “lucciole” vede dei cerchi nel grano. Da lì, una serie di eventi strani e imprevedibili colpiranno lui e la sua cerchia di amici (Topolino, Pippo & co.) in una storia che, almeno per il momento, sembra scritta bene e disegnata anche meglio. Da tenere d’occhio assolutamente.
Torna Tito Faraci con “Gli allegri mestieri di Paperino: una lieve influenza” che con i disegni di Enrico Faccini ci porta in una storia come al solito esilarante e divertentissima. Una serie che merita di essere raccolta in un volume, semplicemente perfetta.
Protagonista a sorpresa di un’altra storia ben scritta e divertente è Manetta che in “Manetta il procrastinatore” di Giovanni Eccher e Blasco Pisapia si prende la scena e lo fa ponendo un accento sulla vita d’ufficio.
“Zio Paperone e l’opera inattesa” è il tributo a Giacomo Puccini scritto da Alessandro Sisti con i disegni di Simona Capovilla. Che dire? Nella sua semplicità (scontro Zio Paperone/Rockerduck) ricorda con piacere il Maestro e si fa leggere.
Chiude l’albo un’altra storia sullo ziastro scritta da Matteo Venerus e disegnata dalla bravissima Giada Perissinotto che vede Zio Paperone ancora contro Rockerduck in una sfida un po’ diversa dal solito e che tratta un tema particolare e mai così attuale: il rispetto per le materie prime e per la nostra terra. Simpatica.
Topolino 3598
Andiamo rapidi con quello che è un numero sensazionale. D’altronde, è il numero dove torna Circus e dove continua 500 piedi. Cosa c’è di meglio? Attualmente, su Topolino, nulla.
La copertina è affidata a Davide Cesarello con i colori di Andrea Cagol e tratta proprio la nuova serie di Bruno Enna, anche se l’atmosfera della serie è meno allegra di ciò che vuol sembrare in cover. In ogni caso, bellissima.
Il ritorno di Circus
Esordiva su Topolino 3593 Circus, una storia scritta da Giovanni Di Gregorio con i disegni di Ivan Bigarella e Paolo Mottura che ha fin da subito lasciato in segno tra i tanti lettori del settimanale.
Tutto è iniziato a Cornville, dove il Circo Shadow, formato da diversi personaggi bizzarri e misteriosi, è arrivato per mostrare ai cittadini il suo spettacolo. Da lì, Mick McMouse ha deciso di unirsi a loro in un’avventura piena di misteri.
Deciso a lasciare Cornville, parte l’avventura di Mick alla scoperta del mondo, e nei due episodi di questo volume, intitolati “Circus: la notte dei barcollanti” gli autori continuano a farci conoscere lo strano e straordinario cast di comprimari. Cosa dire? Sebbene la serie non sia ancora finita per cui non è possibile tirare le somme, questi due nuovi episodi si dimostrano a livelli difficilmente superabili per scrittura e disegni.
Continua la pubblicazione di storie estere con la storia breve “Zio Paperone e le copie a ripetizione“, seguita da “Paperino e il debito definitivo”, italianissima e scritta dall’onnipresente Bruno Enna con i disegni di Giada Perissinotto.
Bruno Enna scrive benissimo, la Perissinotto disegna anche meglio, c’è davvero bisogno di dirvi com’è questa storia? Dai!
Chiude l’albo il secondo episodio (di sei) 500 piedi, scritta da Bruno Enna e disegnata da Davide Cesarello. Ne abbiamo parlato sopra, questa serie è semplicemente una droga. Scritta divinamente, piena di misteri e con dei disegni da capogiro, alza davvero tanto, insieme a Circus, lo standard di Topolino.
Anche qui è presto per tirare le somme ma speriamo che proseguendo non ci deluda, perché le prospettive per fare benissimo ci sono eccome.