Il primo manga di cui voglio parlarvi è un manga strano, complesso. Sfogliamo insieme Polvere di Stelle.
Yamada, l’autore
Come spesso accade in Giappone, gli autori di manga e non solo, vivono in una bolla da cui è difficile far trasparire notizie.
Non fa eccezione lo scrittore e disegnatore di Polvere di Stelle, Yamada Sansuke.
Ciò che è certo e che ci è dato sapere è che nato nel 1972 e che un artista a 360 gradi, essendo disegnatore, scrittore e musicista.
Debutta nel mondo dei manga nel 1991 con un’opera autoprodotta sulle donne di conforto – donne costrette a far parte di gruppi creati dalle forze militari dell’Impero giapponese -, per poi pubblicare a livello professionali manga gay per le riveste Sabu e Samson.
Dal 2013 al 2018 ha serializzato Polvere di Stelle, serializzata su Comic Beam, ricevendo piacevoli consensi dalla critica, arrivando a vincere un Tezuka Osamu Cultural Prize.
Terminata questa seria, ha iniziato a lavorare nel 2015 a Nippon Night Pillow, attualmente in corso.
Polvere di Stelle
Yamada Sansuke non è un tipo dai peli sulla lingua, anzi. Nel corso della sua carriera ha sempre trattato opere dai temi delicati e Polvere di Stelle non fa eccezione.
Kuroda e Kawashima sono i protagonisti dell’opera e sono due soldati reduci dalla Seconda guerra mondiale che si incontrano per caso in una Tokyo distrutta e occupata dall’esercito americano.
I due, diversi per carattere, aspetto fisico e soprattutto per modo di pensare, si ritroveranno ad affrontare la lotta per la sopravvivenza in un Giappone incapace di rialzarsi dalla sconfitta.
Credo che la trama che vi ho raccontato a grandi linee vi basta per capire che non è un manga per tutti e che, inevitabilmente, contiene e racconta situazioni forti e particolari.
Come si vede dal titolo, ho letto – e quindi posso parlarvi soltanto di questo – il primo volume (di 7) ma sappiate che ho intenzione di continuare la serie e di finirla.
Ciò che mi sono ritrovato davanti, leggendo il volume, è una sorta di slice of life bellico dove si sente perfettamente il peso dei giorni che passano e, soprattutto, si sente la fame e la difficoltà che il popolo giapponese si trova ad affrontare.
I protagonisti sono molto diversi tra loro ma la loro diversità è legata da un forte legame, quasi fraterno, dovuto a ciò che hanno passato insieme sul fronte.
L’autore vuole – secondo me riuscendoci – collocare il lettore in quel periodo storico, mostrandogli tutto il lato oscuro del tempo, non risparmiando scene spinte e difficili da digerire, che si configurano come un susseguirsi di pugni nello stomaco.
L’edizione Coconino
Il primo volume di Polvere di Stelle fa riflettere e sviluppa sottotrame interessanti, grazie anche a dei comprimari che, al momento, sono ben caratterizzati.
Edito da Coconino Press per la collana Doku, l’edizione presenta una buona qualità e una sovra copertina quasi gommata, piacevole al tatto. Il tutto al prezzo di € 8,90 a volume.
Insomma, il mio consiglio è abbastanza evidente: se siete alla ricerca di un manga diverso dal solito che racconta senza peli sulla lingua un periodo devastante e se siete disposti a leggere scene spinte, difficili e ad accettare ingiustizie, correte ad acquistarlo. Anche perché è relativamente breve.
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Ma torneremo a parlarne, promesso!
Il primo numero di Polvere di Stelle mi ha convinto e mi ha fatto respirare la terribile aria bellica di una Tokyo distrutta. Sicuramente non è per tutti e per esprimere un giudizio definitivo dovrò continuare la lettura, cosa che farò con piacere.
CERTEZZE
- Un manga come se ne vedono pochi
- Si respira la disperazione della gente
- Scene forti e situazioni delicate…
DUBBI
- …che potrebbero dare fastidio a qualcuno
- Manterrà alta la qualità?