Il supereroe più importante al mondo è stato spesso vittima di storie non all’altezza del nome che porta. Ci sarà riuscito Priest con Superman: Lost?
![Superman Lost Clark Kent](https://www.marcoafumetti.it/wp-content/uploads/2025/01/Superman-Lost-Panel-1.webp)
Gli autori
James Christopher Owsley, meglio conosciuto come Priest entra in Marvel nel 1979, diventando parte della storia dei comics essendo il primo scrittore afroamericano dell’intera industria.
Dopo diversi lavori nel mondo dell’editoria, tra cui Captain America, Batman, Justice League ecc., si allontana dai comics per dieci anni e torna nel 2016 per lavorare in DC Comics sulla serie regolare Deathstroke, ottenendo un grosso successo.
Nel pieno della sua seconda giovinezza – e mentre fa il musicista – decide, in occasione dell’ottantacinquesimo anniversario, di scrivere una miniserie distaccata dalla continuity su un personaggio tanto prezioso quanto difficile da trattare: Superman.
Ad affiancarlo in questa “missione” Carlo Pagulayan, disegnatore per la Marvel di Elektra e che nel corso della sua carriera ha lavorato su progetti importanti come Planet Hulk o il crossover DC Convergence.
Le premesse per un buon progetto ci sono tutte, sebbene le ben note difficoltà di approccio con un personaggio amato e allo stesso tempo delicato da trattare.
Preparatevi a perdervi in una storia dai risvolti criptici!
![Superman Lost Clark e Lois](https://www.marcoafumetti.it/wp-content/uploads/2025/01/Superman-Lost-2023-001-007-666x1024-1.webp)
Lost
La storia parte in maniera molto semplice: Lois è alle prese con un caso giornalistico che scotta e che potrebbe far cadere i potenti di Metropolis e Clark beh… è Clark.
E Clark è Superman e Superman non ha mai giornate tranquille. Nella sua classica routine, riceve una chiamata dalla Justice League per un lavoretto che sembra essere alla portata, tanto da fargli salutare Lois con un “torno subito”.
In realtà, il piccolo problema di cui doveva occuparsi la JL è più complicato del previsto ed il ritorno a casa di Clark diventa una vera e propria odissea nello spazio (e nel tempo).
Quando torna sono passati… vent’anni e niente e nessuno gli è più famigliare, nemmeno il suo grande amore Lois.
Fisica e Filosofia
In 10 numeri, i due autori raccontano come Superman affronta il viaggio più lungo della sua storia, solo e senza punti di riferimento. Un viaggio intenso, difficile da raccontare (e in alcuni punti, lo ammetto, anche da capire).
Sebbene la scrittura sia buona e i disegni anche (sono abbastanza standard, nulla di eccezionale), per creare questa storia i due autori si sono avvalsi della consulenza del professor Dave Van Domelen, fisico teorico che li ha aiutati a piegare lo spazio e il tempo e di Soren Kierkegaard, un filosofo vissuto quasi duecento anni fa.
Va da sé che la consulenza di personaggi del genere riesca a creare una tridimensionalità importante nella storia ma, al contempo, la rende forse non appetibile a tutti. Bisogna davvero immedesimarsi in Clark e nelle sue scelte a volte difficili da comprendere.
Non solo, riuscire a capire bene cosa gli è successo e perché non riesce a tornare a casa in poco tempo richiede una conoscenza e un’attenzione che forse vanno al di là di un lettore medio di comics.
Insomma, una storia che divertente ed intrattiene, riuscendo ad analizzare in modo moooolto particolare il rapporto tra Clark e Lois e, soprattutto, che porta il lettore davvero ai confini dello spazio e del tempo, delle volte, soffocandolo.
Superman: Lost è un viaggio, a suo modo, unico. Analizza il rapporto tra Clark e Lois e pone il lettore davanti ad un viaggio nel viaggio e nel tempo interessante, ma un po’ difficile.
PRO
- Affronta il tema dello spazio e del tempo in maniera precisa…
- Il rapporto tra Clark e Lois
- Qualche colpo di scena interessante
CONTRO
- …rendendolo a volte poco chiaro
- Non aggiunge nulla di nuovo al personaggio