Lunedì vuol dire recensione e infatti siamo qui a parlare del nuovo episodio della seconda stagione di House of the Dragon.
Faccio una premessa importante: questo articolo contiene spoiler sui primi cinque episodi della serie, ma non sul sesto.
Questo perché per parlare in maniera chiara di questo nuovo episodio, devo per forza di cose fare riferimento a ciò che è accaduto in quelli precedenti, di cui ho parlato in altri articoli sul sito. Per cui se avete già visto gli episodi precedenti e volete sapere com’è – senza spoiler – questo sesto episodio, siete i benvenuti.
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Aemond il rancoroso
Nel quarto episodio di questa seconda stagione – probabilmente il più bello fino ad ora di tutta la serie, prima stagione inclusa – durante la battaglia di Riposo del Corvo, Aemond ha ucciso Rhaenys Targaryen ed il suo drago ma non solo, ha letteralmente bruciato vivo suo fratello, Re Aegon, che però è riuscito a sopravvivere ed è stato portato ad Approdo del Re in stato comatoso.
Arriva così, dal consiglio, la decisione di eleggere (andando contro ad Alicent) a Reggente Aemond, fino alla ripresa del Re (se mai si riprenderà). Con quel forte attacco a Riposo del Corvo, è stata sancito l’inizio della Danza dei Draghi ed una netta superiorità dei Verdi rispetto ai Neri. Rhaenyra è in grande difficoltà e non sembra in grado di ottenere la fiducia del suo consiglio e di dare risposte concrete agli attacchi subiti.
Daemon, nel mentre, è sempre ad Harrenhal in preda ad allucinazioni e non riesce a trovare le risposte che cerca, rendendosi praticamente inutile in tutta la situazione, anche perché non riesce ancora a trovare un esercito disposto a lottare con lui e per lui per difendere la fortezza, prossimo obiettivo di Aemond.
A fine puntata però, ecco arrivare una probabile svolta da un incontro tra Rhaenyra e Jacaeyrs: per fronteggiare al meglio i Verdi serve far calvare il drago Mare Infuocato da un non-Targaryen.
Le prossime mosse
Il sesto episodio è un buon episodio, certo l’azione mostrata durante l’assalto a Riposo del Corvo è un lontano ricordo e sembra che gli sceneggiatori stiano arrivando verso il finale di stagione con il freno a mano. I personaggi iniziano ad essere tanti e tutti con forti personalità, probabilmente difficili da gestire in una singola puntata.
L’obiettivo degli sceneggiatori è quello di prendere la rincorsa in questi episodi intermezzi per arrivare – si spera – super carichi al finale di stagione. Capiamoci, l’episodio è comunque interessante e scorre bene, ci sono momenti assolutamente importanti per il futuro, la maggior parte dei quali riguardano Aemond e Rhaenyra.
Viene chiarita la questione di Mare Infuocato con qualche colpo di scena interessante e, soprattutto, vediamo un Alicent in totale difficoltà e senza ormai il controllo di nulla. Aemond è incontrollabile e mostra una ferocia che non accenna a diminuire, anzi, ed il popolo di Approdo del Re è in condizioni di povertà e fame ormai isostenibili.
Daemon, invece, continua ad essere la delusione della stagione. Se nel primo episodio aveva lanciato una bomba facendo assassinare il figlio del re, da un po’ di tempo a questa parte è ormai vittima delle allucinazioni ed incapace di reagire, vittima di se stesso.
In un mondo ormai in preda al caos più totale, le certezze sono poche e le crepe tante. Resta da capire come si concluderà la stagione e se vedremo ancora delle battaglie degne di nota.
Con un episodio (di 8 totali) a settimana, House of the Dragon è disponibile su Sky e Now TV in contemporanea all’uscita americana su HBO. Un nuovo episodio è disponibile la notte tra domenica e lunedì alle 3 in lingua originale sottotitolata o, per la prima volta in assoluto, direttamente in lingua italiana.
Vicini ormai al finale di stagione, era lecito aspettarsi un po’ di più da questo sesto episodio, che è comunque godibile e con qualche colpo di scena interessante. La speranza è che questa rincorsa esplodi nei prossimi due episodi, e che la guerra possa riversarsi di nuovo sul campo di battaglia.
PRO ♥
- È un buon episodio di transizione
- Qualche colpo di scena interessante
CONTRO 💔
- Al momento, la guerra è più politica che altro
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