A Panda Piace... Capirsi logo

A Panda piace… capirsi. – Un fumetto sulla salute mentale

A Panda piace” è una serie di strisce a fumetti creata da Giacomo Bevilacqua nel 2008. Nata a cresciuta sul web, è arrivata nella sua forma cartacea prima con Edizioni BD, poi con GP Publishing e infine con Panini Comics.

Panda nelle sue strisce incarna tutto ciò che è l’uomo comune, con i suoi vizi e le sue virtù, affrontando situazioni assurde con sfondo comico. Strappare una risata, come si può facilmente intuire, è l’obiettivo che Bevilacqua si è posto con il suo noto personaggio. Con diverse citazioni a fumetti, film e personaggi iconici, “A Panda piace” è col tempo diventata una delle serie italiana umoristiche più apprezzata da grandi e piccini.

Più recentemente, Giacomo Bevilacqua ha fondato Gigaciao insieme a Sio, Dado e Fraffrog, una nuova casa editrice indipendente con la quale pubblicare le proprie opere. Quale momento migliore se non questo per far tornare Panda? A maggio è arrivato in tutte le librerie, fumetterie e online “A Panda piace… capirsi“, il fumetto più intimo mai scritto da questo autore.

Ironia e salute mentale

È difficile collocare “A Panda piace… capirsi” in una categoria precisa. Può essere benissimo un fumetto, una guida, un saggio o un libro autobiografico su tutto ciò che è la salute mentale. Lo stesso autore l’ha definito come un segnalibro nella sua vita, la stessa che nel tempo si è riempita di vizi e da dove è nato un percorso non facile per uscirne.

In questo fumetto, Panda è l’alter-ego di Giacomo Bevilacqua che dall’inizio dell’età adolescenziale ha iniziato a soffrire di attacchi di ansia, attacchi di panico, intolleranze alimentari e depressione. Tutti sintomi molto forti e che, mentre nessuno riusciva ad aiutarlo concretamente, lo hanno portato ad affondare nei più classici dei vizi.

Tavola di A Panda piace... capirsi
Immagine di Giacomo Bevilacqua. Edito da Gigaciao.

Se ci fermiamo un attimo a pensare, probabilmente nessuno di noi riesce a spiegare bene da dove vengono questi sintomi e queste emozioni tanto forti quanto difficili da gestire. Arrivato al punto degli antidepressivi, Giacomo Bevilacqua continuava a credere che un’altra strada poteva e doveva esserci. In aiuto dell’autore è arrivato Alberto Madrigal – anche lui fumettista – che lo ha introdotto per la prima volta al mondo della neuroplasticità (la capacità che ha il nostro cervello di riprogrammarsi).

Avvicinatosi a questo mondo con un mix di speranza e fiducia, già dopo poco tempo i benefici di alcuni esercizi erano evidenti, con sintomi che pian piano iniziavano a scomparire. L’idea di questo fumetto autobiografico nasce per introdurre a tutti il mondo della neuroplasticità e per spiegare cosa succede a livello scientifico nel nostro cervello quando si pensano, si dicono e si fanno determinate cose o azioni.

Un fumetto di tutti e per tutti

Probabilmente dopo aver letto la mia recensione di Hirayasumi vi sarete accorti che amo questo tipo di libri e di fumetti, capaci di scavare nella psiche e, con analisi costruttive e di impatto, capaci di lasciare un senso di riflessione in tutti noi. “A Panda piace… capirsi” è tutto ciò che una persona con dei primi segni di stress, ansia e difficoltà varie dovrebbe leggere.

Partendo da un’analisi dei suoi vizi e di ciò che ha passato per superarli, Giacomo Bevilacqua scrive – con l’auto del professor Stefano Saponara (PhD in Neuroscienze Cognitive presso il Dipartimento di Psicologia della Sapienza – una vera e propria guida su come riconoscere e affrontare l’ansia, gli attacchi di panico e la nostra assoluta dipendenza dai vizi.

Tavola di A Panda piace... capirsi
Immagine di Giacomo Bevilacqua. Edito da Gigaciao.

Con un tocco di ironia e uno stile di disegno dolce ma raffinato, l’autore disegna e spiega nel dettaglio i vizi, partendo dal fumo fino ad arrivare allo shopping, mettendo in scena in maniera perfetta anche ciò che succede nel nostro corpo e nella nostra mente con le diverse emozioni che prendono il comando, un po’ alla Inside Out. Le spiegazioni sono dettagliate e a volte ripetute più volte per far si che determinati meccanismi possano entrare più facilmente nella mente del lettore.

Il cervello, un’arma difficile da controllare

Il nostro cervello è pieno di schermi che purtroppo si accendono al momento sbagliato, pieno di abitudini da cui non riusciamo a disintossicarci e di cui non abbiamo davvero bisogno. Tutto ciò viene magistralmente disegnato e spiegato da Bevilacqua che, dopo una fase di racconto prima e spiegazioni poi, inserisce in chiusura di un libro corposo una serie di esercizi che la scienza consiglia per far rilassare il proprio corpo e la propria mente.

A Panda piace… capirsi” non vuole assolutamente sostituirsi a professionisti e psicologi anzi, come spiegato dall’autore nel disclaimer iniziale, il suo obiettivo è quello di farci iniziare un viaggio: quello alla scoperta di noi stessi. Con la consapevolezza che si può combattere e si può riprendere il comando sulla nostra mente e sul nostro corpo, alla fine della lettura la sensazione è quella di essere stati “scoperti” di tutti i tormenti interiori.

Se l’obiettivo del fumetto, tra le tante cose, è quello di aprire una finestra nella nostra mente di attenzione e di riflessione, allora Giacomo Bevilacqua ha fatto centro.

Conclusioni
Conclusioni

Se volete avere un’infarinatura generale su ciò che è la mente umana, su come si possono combattere i vizi e, soprattutto, se volete iniziare a conoscere voi stessi, “A Panda piace… capirsi” è la lettura perfetta che vi strapperà anche un sorriso.

PRO
  • Fa riflettere profondamente
  • L’utilizzo di esperti del settore e di fonti scientifiche
  • Oltre ad essere un buon fumetto, è una guida con veri esercizi
CONTRO
  • Non è di facile comprensione e potrebbe necessitare di più letture
  • Potrebbe essere difficile da comprendere per i più piccoli
9

Se cerchi "A Panda piace... capirsi" lo trovi qui!

Le immagini utilizzate in questo articolo sono protette da copyright dei rispettivi titolari. Sono utilizzate esclusivamente a scopo di recensione e critica secondo il principio del fair use. Tutti i diritti riservati ai rispettivi autori ed editori.

I commenti sono chiusi.